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L'opera di Vittorio Sereni si staglia nitidamente nel cuore del Novecento italiano ed europeo come luogo esemplare del confronto tra io e mondo, paesaggio umano e paesaggio storico. I saggi che compongono "Verso la trasparenza", scritti lungo un trentennio, alternano momenti di analisi e tentativi di sintesi del percorso della scrittura sereniana (tanto in poesia che in prosa), evidenziando le modalità di costruzione del senso proprie dei testi e mettendo a fuoco, come per una guida essenziale, i motivi che attraversano i singoli libri, da "Frontiera" a "Stella variabile". La ricchezza e la stratificazione di significati distintiva dell'opera è così ricondotta alla visione fluida e mobile dell'esistenza caratteristica dell'autore, entro una costellazione di schietta ascendenza moderna: un progetto unitario e di ampio respiro, tenacemente ancorato all'esperienza individuale ma aperto alle intermittenze della storia collettiva, in cui tensione utopica e ricerca conoscitiva si sostengono a vicenda.